Giovanni Morbin
Giovanni Morbin
partecipa a TEC ART ECO 03 PERFORMAZIONI con la performance Attacco bottone con tutti, Ibridazione 6
il 24 settembre alle 18.00 @Museo MAGA
la sua opera fa parte della mostra WHEN THE IMPOSSIBLE HAPPENS
Giovanni Morbin lavora fra il Veneto e la Slovenia, ai margini geografici ed economici del sistema dell’arte. Le sue opere (azioni, oggetti, fotografie) mirano a una modificazione del comportamento e della percezione, propri o dello spettatore.
Spacewalk è la sesta di una serie di performance definite Ibridazioni. Le Ibridazioni pongono il problema della comunicazione in modo radicale, allargandone il concetto dagli esseri umani a tutti gli esseri animati, e perfino a quelli inanimati. Nella prima azione (Bodybuilding, Lubiana, 1997), l’interlocutore era ad esempio una vecchia casa: congiungendo il proprio corpo con l’edificio (facendosi murare parte del braccio in una parete per la durata di otto ore) l’artista lo provvedeva di un’appendice senziente, o, se si capovolge il punto di vista, dotava se stesso di un nuovo e massiccio “corpo” inorganico.
Le successive Ibridazioni hanno avuto come interlocutori un gruppo di persone, una pietra, alcune piante di insalata.
Seccamente antispettacolari, anche quando comportano un certo grado di violenza, e spesso appartate, le Ibridazioni possono ricordare le tesi panteistiche rinascimentali o le analogie tracciate dal Romanticismo tra i regni della natura: l’idea di “Superficie Totale” (denominazione scelta dall’artista per l’insieme dei propri lavori) è quella di un tessuto continuo, nel quale gli esseri sono distinti ma non separati.