Gianni Vattimo
Gianni Vattimo
ha partecipato alla conferenza TECNOLOGIA -ECOLOGIA al FESTIVAL 02 CREAZIONI
Gianni Vattimo: “Creatività, tecnologia, comunicazione: dall’opera all’evento”
Vattimo ha sostenuto la tesi secondo cui la produzione artistica contemporanea, realizzando più eventi che opere, orienta la creatività verso un’arte che ha da fare con la vita sociale. E ciò suscita un sentimento del bello – già tematizzato nella riflessioni di Kant contenute nella “Critica del Giudizio”- caratterizzato dal poter essere comunicato e condiviso. Una tendenza di rigetto della funzione decorativa dell’arte che, se da un lato è condizionata dalla tecnologia, dall’altro segue un processo che inizia con la “Fontana” di Marcel Duchamp. Vattimo ha segnalato infatti come la cultura del Novecento nutra un’insofferenza per la tradizione artistica precedente e ha individuato il senso dell’evento – un accadimento che rappresenta un sentimento di comunità – proprio nell’estremizzazione del rifiuto dell’oggetto bello. Vattimo ha ricordato al riguardo come già Walter Benjamin nell’ “Opera d’Arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” avesse riflettuto sul valore espositivo dell’opera d’arte: è questo il valore che l’opera assume nella modernità grazie agli strumenti di riproduzione meccanica che la rendono accessibile a tutti in ogni momento e in ogni luogo. Inoltre, sempre secondo Benjamin il prodotto artistico accoglie quel sentire dell’uomo moderno di fronte ad una cultura che andava perdendo l’istanza di ‘totalità’ in virtù di una auspicabile diffusione democratica del sapere. Un nesso, una corrispondenza dunque tra arte e società che si estende anche alla produzione architettonica e a quella degli oggetti di design ed apre all’interrogativo di come progettare interagendo con gli utenti.
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Gianni Vattimo è nato nel 1936, a Torino, dove ha studiato e si è laureato in Filosofia; ha poi seguito due anni i corsi di H. G. Gadamer e K. Loewith all’università di Heidelberg, e ha studiato con Hans-Georg Gadamer e Luigi Pareyson. Dal 1964 insegna all’Università di Torino, nella quale è stato Preside, negli anni ’70, della Facoltà di Lettere e Filosofia. È stato “visiting professor” in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze in varie università di tutto il mondo. Negli anni Cinquanta, insieme a Furio Colombo e Umberto Eco, ha lavorato ai programmi culturali della Rai-Tv, conducendo tra l’altro il programma settimanale politico-informativo “Orizzonte”. È membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere; è socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino. Ha diretto la “Rivista di Estetica”. Ha ricevuto lauree honoris causa da numerose università del mondo. È Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell’Academía da Latinidade. È (ed è già stato, tra il 1999 e il 2004) deputato al Parlamento europeo.
Nel 2006, Vattimo ha raccontato la sua vita a Piergiorgio Paterlini, autore dell’autobiografia “a quattro mani”, pubblicata da Aliberti (Non Essere Dio).