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Category: 2009, 2010, 2011, ARTISTI by • mar 29th, 2012
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Claudio Prati

Claudio Prati

Direttore artistico di TEC ART ECO ha partecipato con AIEP:

la performance RE-CROSS al FESTIVAL 01 GERMINAZIONI (video)

con la performance SCHEMA al FESTIVAL 02 CREAZIONI (video e FOTO)

e con la performance BODHI.MOV al FESTIVAL 03 PERFORMAZIONI (videofoto / FOTO di PALESTRADIGITALE)

video / intervista ad ARIELLA VIDACH e CLAUDIO PRATI

 

 

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Tec Art Eco: metodologie creative e connettive per la sostenibilità

 

 

«Le nuove tecnologie al servizio di buone idee, potrebbero risparmiare al nostro pianeta la spoliazione completa delle risorse energetiche e la contaminazione-distruzione dell’ambiente».

Queste affermazioni espresse dal filosofo Emanuele Severino, apparse in un’intervista rilasciata a “Il Manifesto” la scorsa estate, sintetizzano in modo efficace la sfida lanciata dal progetto Tec Art Eco. Il programma triennale di Festival, realizzati dal 2009 al 2011, ha infatti proposto opere artistiche multimediali e interattive con l’obiettivo di presentare ad un largo pubblico, l’utilizzo di nuovi saperi capaci di rendere la nostra società meno vulnerabile e più sostenibile.

L’obiettivo non è stato tanto quello di raccogliere opere “ecologiche” di  autori “eco-sensibili”, quanto piuttosto quello di esaminare alcune istanze dell’estetica contemporanea per ricavare un’ecologia della mente e della cultura, senza imporre una visione ideologica.

La nuova scena dell’arte evidenzia in modo particolare alcuni elementi come la centralità del corpo, l’azione performativa, l’interattività, la multidisciplinarità e la commistione con i social media, che propongono intrinsecamente una radicale riformulazione del modo di comunicare e di interagire.  Questi principi sono stati significativamente rappresentati nelle opere di diversi autori di Tec Art Eco come Eduardo Kac, Klaus Obermaier, Carsten Nicolai/Alva Noto, Ryoji Ikeda, Daito Manabe, Socìetas Raffaello Sanzio , Knowbotic e Giovanni Morbin. Alcuni laboratori hanno permesso di sperimentare la forte convergenza tra creatività, produzione artistica e social media, come il lavoro di Massimo Banzi, inventore del progetto “Arduino”, piattaforma open source per il riuso digitale e Mauro Martino (MIT di Boston) che ha proposto una nuova geografia emozionale a partire dalle tracce digitali che  ognuno di noi compone attraverso la propria comunicazione quotidiana.

L’arte contemporanea, nipote delle avanguardie artistiche come Fluxus e la Video Art (da Cage a Nam June Paik ed ai Vasulka passando per il coreografo Merce Cunningham), l’Happening e la Body-art (da Kaprow ad Acconci, dall’inventore della contact improvisation Steve Paxton e da Joan Jonas) propone sempre meno opere visive e finite, ma sempre più eventi in cui l’azione performativa risulta essere lo snodo da cui si diramano varie declinazioni mediali.  Oggi, l’interaction design, il tempo reale, la presenza, il divenire e la multidimensionalità sono i cardini di una nuova ricerca estetica che portano anche ad un ripensamento del ruolo dello spettatore, che molte volte si trova ad essere “parte” e “co-artefice” dell’opera stessa. In questa stretta relazione tra autore e fruitore si possono trovare delle opportunità per riflettere sulla forma e sostanza del nostro mondo futuro. Le culture digitali e i social media non hanno un ruolo secondario in questo processo: le conoscenze prodotte dall’uso di nuovi programmi (soprattutto per il web), accorciano ulteriormente le distanze tra il produttore di contenuti e il fruitore, facendo emergere un unico individuo  in grado di progettare, sviluppare e produrre autonomamente, in modo personalizzato ma integrato, la maggior parte di quello che serve per la propria crescita culturale.

Tec Art Eco ha individuato in questo punto un  segmento cruciale,  lanciando la provocazione di rinunciare al modello di “consumo” di massa, a cui siamo abituati, per passare ad una produzione culturale innovativa, basata sulla pratica creativa personale ma condivisa. La Tec Art Eco PerfomingMap, archivio dinamico sviluppato con Urban Experience, che sarà pubblicato a Maggio 2012 sul sito  www.tecarteco.net rilancia la volontà di sviluppare nuove metodologie creative e connettive per disegnare una sostenibilità culturale capace di accompagnare la trasformazione e abbattere le resistenze al cambiamento, verso una società più attenta e partecipativa alle tematiche ambientali.

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