Adriano Kestenholz
Adriano Kestenholz
partecipa a TEC ART ECO 02 CREAZIONI nella Sezione OPENLABS dal 4 al 7 maggio
con l’opera SEGANTINIANA REMIX 1
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Adriano KESTENHOLZ è nato a Locarno nel 1950. È regista e critico d’arte. Si è formato a Parigi dove ha studiato cinema all’Università de Parigi VIII e storia dell’arte all’ Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales. Dal 1987 è attivo come regista e produttore indipendente di film e video sull’arte, operando regolari incursioni nel campo della videocreazione e delle installazioni video anche interattive. I suoi documentari d’arte e suoi video sono stati presentati in numerosi musei europei e hanno partecipato a importanti festival internazionali ottenendo molti riconoscimenti. Dal 1995 dirige regolarmente dei laboratori di creazione video presso il CISA – Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano. E’ membro dell’AICA – Associazione Internazionale dei Critici d’Arte e membro aggiunto alla FAS – Federazione Architetti Svizzeri. Per il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona ha curato le mostre “Videoderive dell’arte_1” (2008) e “Videoderive dell’arte_2” (2009).
Tra i suoi numerosi lavori si possono ricordare: ”Félix Vallotton”, 1988; “La Toilette de Vénus”, 1988 (Premio per la miglior fotografia al 13mo Festival Internazionale del Film sull’Arte e Biografie d’Artisti di Asolo ); “La mano senza volto”, 1989 (Bronze award al 24mo Festival di Houston e Premio Presidente della Provincia, al Festival di Salerno); “Estatico Barocco”, 1994 (Menzione speciale al 18mo Festival Internazionale del film d’arte dell’Unesco, Parigi); “L’isola dei morti”, 1996; “Caspar Wolf : le straordinarie vedute delle alpi”, 1997; “Camesi : il teatro dei segni”, 1997 (Premio di studio del Dipartimento Federale e Premio per il miglior documentario creativo sull’arte al 1mo. Festival Internazionale del film sull’arte e nuovi media di Atene); “Luigi Rossi: tra realtà e simbolo”, 2000; “Livio Vacchini : la palestra polivalente di Losone”, 2001 (Gran premio per la qualità dell’immagine al XXV Festival International du Film d’Art et Pédagogique dell’Unesco, Parigi); “Le geometrie della luce, 2002; “Il sogno delle figure: omaggio a Emilio Tadini”, 2005 e “Mosaici di Piazza Armerina”, 2005 (Premio Speciale della Regione Lazio al Festival Internazionale di Palazzo Venezia, Roma, 2006); “Wilfrid Moser: Treppen” , 2006; Théophile Alexandre Steinlen”, 2007; Domenico Fontana : ingegnere, architetto, urbanista”, 2007 (Premio speciale della giuria al Festival Internacional de Cine y Patrimonio di Murcia, 2009); Villa Saluzzo Serra: la latenza del visibile, 2008 e Segantiniana, 2010
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